SOSTENIBILITA' e IMPATTO ZERO

Tra gli aspetti più importanti e che più amo della Tintura Naturale, dell'Ecoprint e delle varie tecniche che ad esse sono collegate, ci sono la SOSTENIBILITÀ E l'IMPATTO ZERO. In questi anni si fa un gran parlare di pratiche e moda sostenibili, fast fashion, green washing, ecc. A questo riguardo spesso durante i miei Corsi mi vengono poste domande, o vengono fatte osservazioni errate, purtroppo anche dagli addetti ai lavori, dovute alla disinformazione.

Ecco perciò un breve manifesto che prende in esame i punti chiave del mio lavoro che spero possa essere utile a chi si interessa o decide di praticare la Tintura Naturale e l'Ecostampa Botanica.

 

La SOSTENIBILITÀ è prendersi cura del nostro mondo in modo che continui a darci tutto ciò di cui abbiamo bisogno senza esaurirsi. 

L'IMPATTO ZERO è cercare di non lasciare alcuna traccia negativa sull'ambiente riducendo al minimo il consumo di risorse e la produzione di rifiuti.

 

Detto questo mi focalizzo sui punti chiave del mio lavoro da questo punto di vista:

 

1) La lavorazione prevede una RACCOLTA SCRUPOLOSAMENTE CONTROLLATA,  CONSAPEVOLE e RISPETTOSA sia della Natura che dell'Uomo. Si preferiscono: vegetali autoctoni, foglie e cortecce cadute; potature; sempre in piccole quantità evitando di strappare la radice per non impoverire l'ecosistema. Anzi chi ne ha la possibilità spesso coltiva le sue stesse piante tintorie. In particolare FOGLIE D'ETRURIA utilizza vegetali coltivati da noi ed abbiamo richiesto all'Ente Parchi del nostro territorio un permesso di raccolta che è volutamente limitata nelle specie e nelle quantità raccolte.

 

2) Si utilizzano di preferenza TESSUTI DI RECUPERO, per ridare loro una seconda vita riciclandoli, ma anche perché di facile reperibilità,  minor o nessun costo, e migliore resa nell'attecchimento delle molecole coloranti. Se invece si acquistano tessuti o capi confezionati nuovi si prediligono quelli con certificazioni bio, organico, vegan. 

 

3) Si cerca di praticare il RISPARMIO IDRICO consumando meno acqua possibile, o addirittura raccogliendo e riutilizzando acqua piovana, che risulta anche migliore in tintura perché priva di cloro ricca di sali minerali.

 

4) Le molecole coloranti vengono fissate su vari supporti come tessuto, carta, ceramica grazie all'uso di bagni in SALI NATURALI come il solfato ferroso, l'allume di potassio, ecc. che fungono da mordenti o fissativi e non sono dannosi per l'ambiente. Sia i LIQUIDI DI MORDENZATURA che anche i BAGNI DI TINTURA sono NATURALI e quindi smaltibili come concime per piante in giardino o nella fognatura. I vegetali nel COMPOST o nell'organico.

 

5) Le molecole coloranti vengono estratte direttamente dai vegetali tramite calore e chi ne ha la possibilità usa l'ENERGIA SOLARE o derivante da FONTI RINNOVABILI.

 

6) In Ecoprint si creano dei rotoli di tessuto e vegetali detti bundle che vengono messi a cuocere per permettere al vegetale di rilasciare la molecola colorante e "macchiare il tessuto". 

In questa fase si può scegliere di arrotolare semplicemente il tessuto su se stesso ed avere così un disegno che si ripete, oppure separare i vari strati con un telo di plastica per un disegno nitido. Tutto dipende dal risultato che si vuole ottenere e dalla creatività di ognuno. 

La plastica in questione può essere BIODEGRADABILE, e quindi sottoposta a calore durerà meno, oppure RICICLATA, che sopporterà anche anni di lavorazione e che poi potrà essere nuovamente riciclata.

 

8) Se si sceglie la PLASTICA RICICLATA nonostante venga sottoposta a calore non ci sarà rilascio di microplastiche, perché durante la cottura a vapore nell'acqua si forma calcare. Ricercatori scientifici della Guangzhou Medical University (Cina)* hanno osservato come il carbonato di calcio già presente nell'acqua formi strutture cristalline che incapsulano nanoplastiche e microplastiche. Ma volendo in cottura si può aggiungere un ulteriore cucchiaino di carbonato di calcio per aumentare la durezza dell'acqua e agevolare la cattura e la precipitazione delle nanoparticelle. A questo punto basta ripulire il contenitore, eliminando gli accumuli di calcare carichi di nano e microplastiche e smaltirli correttamente. Per eliminare invece quelli che rimangono galleggianti, basterà filtrare l’acqua utilizzando un semplice filtro da caffè.

 

9) Durante i Corsi di Tintura Naturale ed Ecoprint si cerca sempre di promuovere con gli allievi non solo la parte creativa che ovviamente è affascinante e ricca di stimoli, ma anche e soprattutto la parte delle BUONE PRATICHE PER LA SOSTENIBILITÀ E L'IMPATTO ZERO, in modo da formare nuove generazioni di Tintori Consapevoli.

 

10) Molti artigiani Tintori, come anche FOGLIE D'ETRURIA partecipano ad iniziative di RIFORESTAZIONE e Protezione dell'Ambiente.

 

11) Molti artigiani Tintori partecipano ad eventi per la PROMOZIONE di uno stile di vita più sostenibile e consapevole.

 

Concludendo direi che le pratiche artigianali della Tintura Naturale, dell'Ecoprint e derivati si possano definire come SOSTENIBILI e, se non ad IMPATTO ZERO, molto vicine a questo risultato.  In un'epoca come la nostra di transizione ecologica lo ritengo già un ottimo risultato, cosa che non si può dire ad oggi della tintura con coloranti artificiali. 

 

 

 

 

*Zimin Yu, Jia-Jia Wang, Liang-Ying Liu, Zhanjun Li e Eddy Y. Zeng. Lettere di scienza e tecnologia ambientale 2024 11 (3), 273-279